IL PROFILO COSTRUITO IN MANIERA INTEGRALMENTE FALSIFICATA
ESTRATTO DAL RICORSO IN CONSIGLIO DI STATO
OMISSIS ..
IV IL BASAMENTO FALSO DELLA CONSULENZA, LA INESISTENZA DI UN QUALSIASI RISCONTRO. ED IL PROCEDIMENTO ARGOMENTATIVO ILLOGICO E CONTRADDETTO DA FATTI VERI.
L'oggetto di riferimento della analisi dettagliata che segue è la consulenza del dott. Cantelmi ( ALL 19) trasfusa pedissequamente nel contenuto del provvedimento di dispensa e nuovamente riportata nella sentenza di primo grado oggi impugnata e quindi sentenza, provvedimento e consulenza .
A. I TEST subiti al momento del sequestro di persona nel 2009 col tentativo di farli sparire insieme alla falsa consulenza redatta da Stefano Ferracuti, e la loro incongruenza con le asserzioni apodittico creative del “consulente”.
Eppure i TEST immediatamente eseguiti dal dott. Paolo Ferraro dopo il sequestro di persona del 2009 erano in atti del CSM e del consulente presidente del Rotary club Roma sud e Sardegna. Dott Tonino Cantelmi, e sono agli atti del TAR. (ALL 20 “cartella clinica” ed esito TEST a pag 20).
Essi attestavano ed attestano non solo che il dott. Paolo Ferraro era perfettamente sano e privo di qualunque disturbo, ma che era rimasto tale ed equilibrato nonostante il sequestro di persona subìto e ricostruito in dettaglio nel MEMORIALE (capitolo terzo del memoriale), sempre e da sempre in atti.
Essi, non solo, smentiscono radicalmente il dott. Cantelmi che “cita” sfacciatamente “i pregressi”. E non a caso in sede di richiesta di esibizione integrale della cartella clinica da parte di autorità giudiziaria i test, insieme alla consulenza criminale del Ferracuti, una invenzione del momento giustapposta al sequestro di persona, incompatibili tra loro e con la operazione realizzata, si tentò di non farli comparire “fatti sparire” (ALL 16 mail di contestazione della sottrazione della parte afferente i test nella cartella clinica inviata alla a.g.).. Si pensi che la cartella clinica è un documento unitario digitalizzato alla cui stampa integrale si procede con un click: questo dimostra oltre ogni dubbio che di “stampa selettiva” si era trattato. La prova di questo ulteriore fatto che interferisce nella valutazione globale costituisce fatto nuovo emerso e pertinente e si produce a tale titolo.
La sola piana rilevazione dei dati correlati alle condotte successive indica il fumus di una macchinazione a più stadi congegnata, e la unica spiegazione possibile riposa in tutto quello che era stato analizzato capito e raccolto e contestualizzato dal magistrato Paolo Ferraro e nella necessità di coprire e nascondere a tutti i livelli tutto quello che poteva emergere soprattutto di rilievo generale, e che nonostante tutto e nonostante tutto quello che è stato fatto per distruggere Paolo Ferraro è già emerso.
Ma resta il dato ”icona” fissato incontrovertibilmente che un magistrato di Cassazione fu sequestrato e poi si operò tentando di assoggettarlo con metodi farmacologici criminali, quando non solo non aveva alcuna patologia e disturbo ma neanche la mera alterazione emotiva che si usò/gestì a copertura del sequestro a monte e del ricovero nelle modalità poi gestite concretamente , a valle . Ancora si legge nella cartella clinica che il dott Ferraro fu costretto ad accettare il ricovero a “tutela della sua immagine“ e nel MEMORIALE che la attività a monte era TOTALMENTE ILEGALE.
Si invita codesto collegio a visionare il TEST, in atti da sempre, chiarissimo.
E a seguire questa ulteriore banale rilevazione obiettiva. LO stesso magistrato, ad iniziativa del reparto dell'ospedale e dei soggetti poi incastrati con registrazioni di conversazioni tra presenti, inequivoche, fu trattato con RISPERDAL una sostanza pesantissima e dannosa che incide sulla facoltà mentale e sulle sinapsi con centinaia di controindicazioni “paurose”. Il ricordo delle vicende doveva esser cancellato . Solo la duttile intelligenza del magistrato riuscì a gestire la vicenda e ad attenuare e far attenuare, “trattando”, la iniziativa distruttiva della sua “mente” ed è riuscito ad evitare gli effetti più gravi della iniziativa criminale anche grazie ad una tempra fisica unica. La certificazione finale di uno stato di alterazione ed eccitazione reattiva per psicosi senza altra specificazione, semplicemente costruita ad alibi del ricovero, artefatta persino essa, era ed è a sua volta incompatibile col trattamento distruttivo che si sarebbe voluto portare a compimento sino in fondo.
E non è un caso che prima che venisse notificata al dott. Paolo Ferraro l'avvio di procedura di dispensa nuova nel 2011, egli aveva in realtà depositato una richiesta di rivisitazione della archiviazione della pregressa procedura di dispensa, contestando tutto e tutti i fatti e persino la “motivazione” della archiviazione fornendo le prime importanti prove che a riguardo erano emerse (ALL 21). Tutto ovviamente taciuto e non argomentato e “nascosto” ma impossibile da nascondere per sempre . Ed alla ipotetica asserzione pilatesca che qui si tratteggia e descrivono modalità e fatti da paese totalitario e da esperienza nazista la nostra ideale replica è univoca. Appunto, sì, ma a controprova non immettiamo il documento sulla presenza chiara nel reparto strutture ed attività di un “ordine teutonico” producente i medici psichiatri “VOLONTARI DELL'ORDINE TEUTONICO” né le notizie sul ruolo vicinanze e ispirazioni “politico ideologiche” dello Psichiatra Stefano Ferracuti ( figlio dell'”illustre” criminologo e psichiatra dei servizi, FERRACUTI) e dello psichiatra Paolo Girardi. Non serve, e si tratterebbe poi di fatti già ben notori in ambienti non poi così tanto ristretti. Parlano in realtà da soli documenti e fatti che si vorrebbero render muti.
B. il riferimento suggestivo ad un quadro pregresso artefatto e manipolato su falsi dati iperbolicamente assunti a “pregressi” con la invenzione de “i ricoveri”.
Sull'uso suggestivo e manipolatorio del termine “ricoveri” si è già detto e sul quadro integralmente costruito anche, in generale, ma vedi oltre .
C. LA FALSIFICAZIONE ED ARTEFAZIONE DELLA DIAGNOSI DI PARANOIA. I test stracciati e non, la pretermissione della reale persona del dott. Ferraro e la mancata considerazione di tutti gli indici contrari a qualsiasi caricaturale deformazione della personalità del dott. Ferraro. IL DOTT. FERRARO non era e non è paranoico
Nel corso dell’incontro del 30 giugno 2011 ore 14 e 20 il consulente dott. Cantelmi ha sottoposto al dott. Ferraro un test definito di “valutazione dell“attitudine paranoica”, gestito con due sequenze di domande. La prima sequenza con domande generali, atte a valutare, la personalità generale, esattamente svoltosi come da allegata relazione e trascrizione e registrazione video audio allegate. La seconda serie di domande puntuali e concrete, con riferimento alla concreta situazione attuale svoltosi come da relazione e trascrizione puntualmente riportata. (ALL 22 su DVD video audio sulla registrazione dell'incontro ALL 22 bis trascrizione utilizzata dal consulente Vannucci (ALL 23 valutazione tecnica e della condotta del Cantelmi a firma del dott. Vannucci ).
Alla fine dei test, il prof. Cantelmi ha proceduto alla fisica eliminazione della prima sequenza di domande (strappandone le pagine ed asserendo che trattavasi di domande “volte a valutare la comprensione del tema” da parte del dott. Paolo Ferraro ” -?!. ), lasciando agli atti la sola successiva sequenza, e non dando atto a verbale della redazione e poi eliminazione della “apposita” sequenza di domande. Già solo il mero stracciare senza neanche darne conto sarebbe di tale gravità da inficiare consulenze ed attività successive del Cantelmi ma altresì tale da comportare sanzioni pesanti per una condotta deontologicamente gravissima: ma si noti che formulare domande astratte a verificare la paranoia di un soggetto e poi, in una distinta sequenza, concrete e puntuali su eventi reali significa INDURRE un soggetto in concrete condizioni corrispondenti a rispondere affermativamente alla seconda serie mentre stracciare la prima sequenza delle domande serve a non far apparire il “trucco” e non vi è alcuna altra possibile spiegazione che si voglia logica.
Ovviamente il dott. Paolo Ferraro aveva risposto alla prima serie secondo le sue attitudini e caratteristiche personali ( assolutamente non paranoiche) e questo si evince ineluttabilmente dalla registrazione e trascrizione ( e la prova ricostruisce un dato fatto sparire, ergo chi la predisponeva ben sapeva con chi avesse a che fare) .
E’ evidente poi che le due o tre risposte affermative riportate nel secondo test, erano esclusivamente riferibili a fatti specifici e concreti, riportati e dichiarati addirittura da terze persone, e il dott. Ferraro intuito il cambio di marcia delle domande aveva preteso che venisse verbalizzata nell'ambito delle seconde domande a risposta affermativa la verbalizzazione della precisa e specifica circostanza. La risposta ai test era cioè una risposta valutativa concreta su fatti concreti altro che “attitudine”. Tali fatti peraltro sono supportati da materiale documentario vario, audio, sms, mail e testimonianze sia dirette che indirette (tutto agli atti del CSM e introdotto nel faldone allegato al MEMORIALE, visionato o visionabile dal Cantelmi e agli atti ovviamente del TAR).
Diagnosticare il tipo di personalità di un individuo esclusivamente su test riguardanti fatti concreti costituisce metodo dolosamente sbagliato e fuorviante poi, anche perché viene trascurata la personalità complessiva del soggetto e, dunque, il quadro complessivo all’interno del quale i fatti concreti debbono poi essere valutati. Facciamo alcuni esempi. Classici esempi di disturbi sono:A) il delirio di onnipotenza, B) il pensiero magico, C) il vedere pericoli ovunque e minacce alla propria vita. Sarebbe quindi disturbato psichicamente chi rispondesse di essere a capo di una nazione (delirio di onnipotenza), di fare miracoli (schizofrenia o psicosi), di temere che qualcuno possa ucciderlo da un momento all’altro o il vedere complotti ovunque (paranoia). Ma è logico che la diagnosi sarà molto differente se la prima risposta venisse dal presidente del Consiglio in carica, la seconda venisse da Padre Pio, e le ulteriori risposte paranoiche venissero da un agente dei servizi segreti implicato in una delicata missione internazionale. Nel valutare (e non manipolare) le risposte alla seconda batteria di quesiti, quindi, si doveva tenere conto di due fattori:1) la personalità generale del soggetto (cosa che è stata accuratamente eliminata ed evitata perché il dott. Cantelmi ha strappato il documento relativo) 2) la posizione particolare del soggetto coinvolto, perché trattandosi di un magistrato in servizio presso la procura di Roma, peraltro denunciante vicende delicate e di grave rilevanza penale e parte offesa di ed interessata da “numerose attività” , le risposte devono essere valutate diversamente rispetto alle medesime risposte fornite da un cittadino comune. Il tutto ovviamente si appaia a tutte le falsificazioni e dati usati come “citazione ellittica”.
Non sappiamo immaginare altra prova più diretta degli “intenti” del consulente del CSM e la pretermissione dei TEST pregressi in atti che escludevano radicalmente qualsivoglia ipotesi su una attitudine paranoica sono stati fatti sparire concettualmente e definitivamente dal Cantelmi, e provvisoriamente “stralciati” con operazione apposita dall'autorità sanitaria dell'ospedale Sant'Andrea, poi “recuperati” alla attenzione del magistrato che ha disposto la esibizione della cartella clinica. La notazione conclusiva del dott. Cantelmi “lei è stato “abile”, immediatamente contestata dal dott. Ferraro parla da sola ma, se vi fossero orecchie distratte, rileva un pregiudizio artificiale ed una volontà valutativa programmaticamente orientata e persecutoria. E valga la vera registrazione del fatto vero.
Invitiamo ora a valutare quanto nella intestazione di questo paragrafo con riferimento al cappello introduttivo delle due consulenze del dott. Cantelmi e replica finale.
- il dott. Cantelmi riporta come “dati” valutati (anamnestici), falsificazioni e fatti distorti manipolati e imprecisi o falsi sinanche nei minimi dettagli, scritti con pessima calligrafia, con varie correzioni, privi di sottoscrizione sia di chi ebbe a raccogliere indicazioni sia di chi le avrebbe date, ancora oggi verificabili come “riportati” nella cartella clinica. ( VEDI sopra sub PARTE III B 5) ed al dott. Ferraro viene impedito nei fatti di sapere e contraddire e non viene chiesto quanto oggetto di integralmente falsa anamnesi;
- Il dott. Cantelmi riporta la relazione dopo il sequestro di persona del 21 maggio 2009 fatta dal dott. Amedeo Ruberto nella quale si evince piuttosto “Il comportamento .. è controllato e quanto asserisce appare verosimile“ ma non riporta l'esito dei TEST che hanno escluso subito in radice qualsiasi disturbo e segnatamente di natura paranoica. Dal memoriale si evince che il commando che operò il blitz del 21 maggio 2009 utilizzò una psichiatra mai vista prima, che fu redatta una certificazione falsa ideologicamente al volo, che si trattò di una operazione totalmente illegale e priva di ogni requisito e presupposto di legge sia formale che sostanziale, ma soprattutto dei provvedimenti ed iter previsti dalla legge (!). il tutto riscontrato dalla documentazione in atti. La adesione coartata ad una ipotesi di ricovero volontario del dott. Ferraro magistrato di Cassazione a fronte della minaccia di futuro TSO fu una scelta dovuta anche alla consapevole certezza che subito tramite TEST sarebbe emersa la natura dell'ordito. UN Aleksandr Isaevič Solženicyn di sguincio e in miniatura, all'italiana, o un minuscolo Primo Levi cristiano, ma possibile ?! No: fatto reale e vero e la spiegazione globale che è stata anche portata a conoscenza pubblica, è il risultato di quattro anni di “grande discovery” , con prove;
- Il dott. Cantelmi riporta solo sino alla certificazione del 16 maggio 2011 ma poi annulla nel silenzio, le precise osservazioni del prof. Camerini peraltro adottate in chiave cautelativa, vista la portata delle iniziative in corso in danno di Paolo Ferraro e la patente loro preordinazione (ALL 23 bis e 23 ter). Poi estrapola dalla “rilevante” certificazione pubblica del prof. Boldrini ( ALL 24) una sola frase che indicava solo che le vicende e le attività criminali a suo danno con partecipazione e coinvolgimento di parenti vista la loro gravità avevano comportato cautele in ragione del solo potenziale effetto devastante delle condotte poste in essere (ignorando e nascondendo Cantelmi tra l'altro le iniziative distruttive in atti e realizzate dalla primavera del 2011. TUTTO DETTAGLIATAMENTE DOCUMENTATO e come sempre in tutti i luoghi procedimentali e processuali).
- L'insieme delle inequivoche certificazioni in atti viene pretermesso e vengono taciutesoprattutto la certificazione PUBBLICA del prof. Boldrini ( ALL 24 indicato) in atti dall'inizio, e la certificazione del prof. Camerini chiara inequivoca e piana in data settembre 2012 (ALL 25), ignorata con argomenti privi di qualunque rilievo perchè “ipotetici e fondati su supposizione” contraddetta dalla stessa citazione delle precedenti e cronologicamente sequenziali certificazioni del prof. Camerini. IL dott. Cantelmi dopo aver fatto sparire nella argomentazione i TEST esistenti (parte IV sub A) utilizza le conclusioni volutamente erronee “concordate“ con lo psichiatra formatore di servizi ed attività che sono oggetto di un suo curriculum pubblico che parla da solo. Le tesi costruite da entrambi si poggiano sinanche sulla loro “ ideazione” di una dinamica familiare forse vera dall'altro lato, ma totalmente INESISTENTE dalla parte del dott. Paolo Ferraro (si richiamano espressamente le analisi introdotte pubblicamente dal magistrato Ferraro circa l'uso invertito della psicologia dinamico relazionale);
- Il dott. Cantelmi ignora e nasconde, in buona compagnia, la unica e vera famiglia del dott. Ferraro nonostante che in atti vi sia una ininterrotta documentazione a riguardo e che la dott.ssa Patrizia Stefania Eugenia Foiani gli ha inviato con R.A.R una ennesima attestazione e dichiarazione e lo stesso farà il CSM. La finzione di una realtà familiare inesistente accomuna tutti i soggetti che hanno avuto un ruolo nella vicenda e la spiegazione è stata già fornita attraverso una analisi coerente con la miriade di artefatti e falsi dati che costituisce l'ìntegrale artificiale basamento dei ragionamenti e “copertura” delle successive elucubrazioni. E' questo un dato e fatto di straordinaria gravità ed evidenza ;
- Il dott. Cantelmi pretermette incredibilmente due analitiche relazioni frutto di una serie di incontri cui si era dovuto sacrificare i dott. Ferraro, due intere relazioni ( ALL 26 relazione dott. Buttarini e ALL 27 relazione dott Marinelli), relazioni dettagliatissime si badi, e con una anamnesi del pari dettagliata e VERA ( come è logico che fosse, doveva esser pretermessa)
- nella replica finale alle ulteriori consulenza del prof. Cioni (ALL28) e certificazione prodotta (prof. Camerini), pretermesse integralmente la certificazione pubblica del dott. Boldrini , due lunghe e dettagliate relazioni frutto di incontri periodici ulteriori a tutela fatti dal dott. Ferraro ( Relazione dott. Marinelli e relazione dott. Buttarini (ALL 26 e 27 citati), nascosti concettualmente i TEST fatti nella stessa struttura ospedaliera cui fu condotto a tradimento il dott. Paolo Ferraro nell'ambito del sequestro di persona ordito al volo, cartella da cui si estrae come dato una anamnesi inventata, il dott. Cantelmi difende il suo operato dando per scontati i risultati da lui attribuiti ai propri TEST. I TEST invece si prestano ad essere interpretati contestualmente all'insieme dei dati ( tutti falsificati) e inoltre risultano il prodotto di una elaborazione resa valida con riferimento a tutta la normale popolazione.
Sfugge qui sinanche il concetto base: o il dott. Ferraro Paolo era un soggetto medio normale con vicissitudini e disturbi normali che avrebbe avuto uno episodio paranoico psicotico poi manifestando, in un ambiente di lavoro neutro sano ed equilibrato, tendenze confermative delle proprie attitudini psichiche ( e questo è il target che si vorrebbe accreditare e che colora tutte le attività in danno, per dar loro un minimo di apparente credibilità) o il magistrato Paolo Ferraro era un soggetto al di sopra della norma dalla carriera eccezionale, come tale indicato sinanche nella sentenza emessa dal CSM nel 1995, studiato sinanche dal CNR, autore tra le tante di una indagine di particolare rilievo portata a compimento nel 2005 ( OIL FOR DRUG e prosieguo spostato a livello europeo in corso nel 2009 e procedimento sottrattogli) e oggetto dell'accerchiamento e tentativo di distruzione FALLITO che emerge ormai pubblicamente cin dati e prove (veri) . Fallimento delle aspirazioni di totale distruzione e nascondimento, ma allo stato è stato privato del di lui lavoro professionale lo Stato, e del lavoro e dello stipendio il dott. Paolo Ferraro;
- La studiata attività di denigrazione e smaccatamente sminuitoria da parte del dott. Cantelmi emerge lapalissianamente dal tono con il quale, sottolineato nel suo “elaborato” la dichiarazione del dott. Ferraro di aver svolto un gran numero di conferenze, si permette di affermare con le modalità che emergono che un “testo” fosse oscuro. Il riferimento è ad una analisi sulla psicologia dinamico relazionale post freudiana ed all'utilizzo di questa per finalità coerenti con l'attenzionamento individuale, tratto da un articolo - non testo inviato a centinaia di persone - pubblicato e letto da decine di migliaia di persone tra i quali psicologi e psichiatri (ALL. 29) Di che si parla ?! Della applicazione di metodologie invertite volte a distruggere ambiti familiari e ad usare le patologie, debolezze e caratteristiche dei soggetti appartenenti alle cerchie familiari e social lavorative di soggetti “attenzionati” innescando dinamiche utili. “Oscuro contenuto” che è stato il pane di attività gestite e studiate da istituzioni quali “THE TAVISTOCK INSITITUTE”. Poi il Cantelmi si lancia in asserzioni comiche se non fosse tragico quello che ha subito un fedele e capace servitore dello Stato, il dott. Ferraro, commentando il colloquio ultimo, in una velenosa replica, ultimo suo scritto dopo il deposito di ennesima nuova consulenza, del dott. Cioni .
Il linguaggio e le modalità espressive come volte contro un diretto contendente, lasciano esterrefatti: il dott. Ferraro non ha mai scritto “su blogs di varia matrice” (al più vi è una miriade di notizie ed analisi fiorita intorno al caso eclatante), ma ha solo portato a conoscenza dati e fatti, vicende, prove prendendosi integralmente la responsabilità della sua attività e usando strumenti di diffusione propri e ben noti E prova ne sia la circostanza che oggi si deposita come fatto nuovo ignoto al giudice il colloquio diffamato e di cui “sparla” il “dott. Cantelmi”, a prova diretta della totale invenzione ed artefazione di giudizi (ALL 30 VIDEO AUDIO IN DVD). D'altronde vi è un altro ragionevole modo per difendersi da tutto questo, e se si nega questa difesa come ci si può difendere da una attività criminale di tal fatta e “condivisa”, come ebbe a confessare/svelare il prof. Francesco Bruno ?!
La esibizione da parte del Cantelmi di giudizi a dir poco agghiaccianti per superficialità, pari solo alla cruda arroganza ed insipienza finta ed obliqua esibita, si rivela proiettata quindi solo alla diffamazione e distruzione impervia della immagine del dott. Paolo Ferraro. Ma si tratta di un esercizio che non può prevedere il contraddittorio, tantomeno pubblico, né la verifica.
il coniglio dal cappello, concordato con Francesco Bruno, attraverso la invenzione di una diagnosi mista che introduce surrettiziamente un profilo “ossessivo” ed uno “narcisistico” lascia semplicemente senza spiegazione il trucco/tentativo esacerbato di interferire e bloccare/delegittimare/tamponare la denuncia pubblica che il dott. Ferraro con dovizia di dati e particolari si era trovato costretto a fare, riportata sinanche in servizio di TGSKY 24. Si notiche i dati audio e le analisi della Cecchignola furono portati in quella sede a conoscenza effettiva di vari giornalisti e insieme ad essi ascoltati ed analizzati(ALL 31 A, B, C, D, E solo alcuni articoli di terzi e giornalisti ALL 32 in DVD video audio sul servizio mandato in onda da TG SKY24). Ma nulla mai era stato né ipotizzato né criminalmente introdotto prima, a riguardo di tali inventati disturbi “di corredo”. La nostra esperienza mutuata dall' analisi delle vicende intende ora mettere in risalto il carattere dinamico a ambulante dei vari targets giustapposti ed adattati fase per fase al fine perseguito secondo il momento e l'oggetto di “attenzionamento”. E non possiamo che limitarci a dire il dott. Ferraro NON ha alcuno degli indizi diagnostico sintomatici che consentano anche solo di ipotizzare il collegamento della sua persona ad un disturbo “narcisistico” nel senso tecnico psicologico. Lo rivelano ben tre intere consulenze. E' poi persona determinata seria serena e dotata di capacità di distacco e critica, altro che ossessivo, e questo la ha dimostrato non solo in quattro anni di pubblica attività (riscontrabile e pubblica) ma soprattutto restando fermo e sano dinanzi ad attacchi che avrebbero distrutto chiunque. Sopravvalutandolo e gestendone la tentata distruzione lo hanno anche un po' sottovalutato. Comunque si richiamano qui le varie relazioni dettagliate in atti e certificazioni non di parte, ma dalla parte della verità unitaria che emerge da tutto il quadro, se effettivamente vagliato ed analizzato secondo canoni di ragionevolezza e buona fede.
E. Rientra ora dalla porta principale la precisa indicazione dello stato ottimale di salute ed attestazione delle caratteristiche e doti del dott. Ferraro questa volta come “indice integrativo” o prova a supporto della artefazione della consulenza del dott. Cantelmi e come attestazione del vero reale e “credibile” e non di una verità “artificiale”.
Il consulente che non avesse dovuto/voluto sostenere la tesi preconfezionata, era quindi nella necessità di valutare il contenuto inequivoco di ben tre consulenze e due principali certificazioni e molte altre collegate, come lo sarebbe stato il TAR all'esito del doveroso percorso che ha dimostrato, più che svelato (si tratta di atti e documenti noti dal 2012), la totale artefazione travisamento e preordinazione di falsi presupposti e dati.
Richiamiamo per rinvio qui le iniziali considerazioni di PARTE PRIMA E SECONDA del presente appello e riportiamo di seguitosolo le conclusioni a cui giunge l'autorevole pluricattedratico prof. Camerini, segnalando ancora che queste sono il frutto di una reale frequentazione attestata in varie certificazioni e che il dott. Tonino Cantelmi ha camuffato e manipolato anche questa circostanza ed il perchè non può non apparire evidente al giudicante:
“ Nel corso dell'ultimo anno ho mantenuto periodici costanti contatti con il dott. Paolo Ferraro, la cui condizione è stata oggetto di mie precedenti relazioni. Gli incontri si sono rivolti ad un approfondimento delle dinamiche emotive connesse alle vicende personali in cui è stato coinvolto. Il dott. Ferraro presenta un funzionamento psicologico armonico e tale da non incidere sulle modalità di adattamento all'ambiente, nonché immune da problematiche che incidono sulla qualità del processo secondario, dell'esame di realtà e del giudizio.” ......
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ULTERIORE ESTRATTO
La partecipazioni criminale di parenti irretiti arruolati e già apparteneti all'insaputa del dott. Poalo Ferraro ad aree massoniche e framasoniche deviate e non
- La denuncia per sequestro di persona, un antefatto nodale.
Si verte ora dell'unico evento fatto vero nel suo oggettivo fenomenico accadimento. La lettura del memoriale, che non è “vietata” in quanto inquadra il contesto e le scoperte del dott. Paolo Ferraro, ma anche il fumus e le ragioni della attività in suo danno antecedente e successiva, appare illuminante. Ma la descrizione rispondente al reale di ciò che intervenne nel 2009 e delle relative modalità rende edotto di cosa come e perchè si è mosso contro il magistrato Paolo Ferraro, dopo le scoperte ma ancor prima. Eppure il MEMORIALE “non esiste” e non deve esistere. Riportiamo qui (ALL 14 ) lo stralcio che riguarda il sequestro di persona sottolineando che la documentazione in atti semplicemente comprova tutto e le indicazioni sulla natura criminale della attività sono confermate dalla documentazione che è in atti. Quindi ai fini processuali interni non di”ricoveri” si poteva parlare ma di un ed uno solo da sequestro di persona e si badi che il dott. Paolo Ferraro consapevole del cerchio che gli si andava chiudendo contro, prese ferie in quei giorni e concordò col medico reso edotto la strada del ricovero volontario convinto che i test subito fatti e che hanno fatto subito emergere la macchinazione sarebbero bastati a destrutturare l'ordito.
Ma con l'occasione, e parlando di cerchio si allega anche la registrazione di conversazione tra presenti delle rivelazioni fatte da persona che collaborando coi servizi ha avuto modo di ricostruire cosa, da quando come e perchè si muovesse intorno al dott. Paolo Ferraro di provata fede democratica, indipendente e capace … troppo .. altro ... che inetto . ( ALL 15 video audio in DVD ).
- Le falsità integralmente inventate al momento della fase successiva al suo sequestro di persona nel 2009 o la manipolazione della anamnesi costruita artificialmente al momento successivo al sequestro di persona
Entrano nel quadro delle radicali (ma immonde per provenienza od attribuzione) falsità sinanche le poche frasi sgrammaticate e prive di sottoscrizioni stilate nella allora cartella clinica dell'Ospedale Sant'Andrea (23 maggio 2009) quali artefatta “ANAMNESI” , dopo il sequestro di persona del dott. Paolo Ferraro, volto ad impedire che portasse denuncia dei fatti precedenti alla autorità giudiziaria competente (si legga una buona volta il MEMORIALE chiaro univoco dettagliato quale documento “di parte” agli atti).
Difatti le allusioni sintetiche al “quadro ed ai pregressi” ( studiatamente ellittiche ) fanno entrare in gioco mascherato tutte le falsificazioni introdotte . Compito nostro, e non sembrava servisse , illustrare e provare, e compito della giustizia è prendere atto di esse e della loro integrale falsificazione.
E' proprio la lettura sbalordita da parte del dott. Paolo Ferraro di quelle righe sgrammaticate che fornì la prova logica definitiva di un ruolo attivo e concorrente di alcuni familiari ( come sempre accade, necessariamente, in vicende che siano caratterizzate da interventi “protocollari” di destabilizzazione mediante psicologia dinamico relazionale applicata e gestita in funzione dell'obiettivo e segnatamente di persone appartenenti o limitrofe per cerchia a certi ambienti di potere ).
Si allega a contestazione prova e documentazione la puntuale ricostruzione delle falsificazioni ( ALL 16 ) e si riporta di seguito uno stralcio, con una banale raccomandazione. Si impersonifichi il collegio con il magistrato dott. Paolo Ferraro costretto a ripristinare di fronte a tonnellate di menzogne costruite a tenaglia punto per punto la verità . Non è questa secondo logica e buona fede già una prova in sé di cosa si è mosso realmente e del perchè e di cosa si dovesse coprire, e non è evidente che anche il membri del CSM non potevano che sapere ?!
“ Le allucinate affermazioni riferite ad alcuni "parenti", oggetto di invenzioni di sana pianta, e incredibilmente riportate come anamnesi, da lui per la prima volta lette ora, furono certamente precedute dall'analisi dal Dott. Ferraro fornita subito all'ingresso dell'Ospedale, e ritenuta dal Prof. Amedeo Ruberto "verosimile" (p. 3, cartella clinica di Pronto Soccorso, 21' riga della risposta).In essa egli indicava la trama di un vero e proprio ordito, da lui subito; oggi ne esistono prove pubbliche INSUPERABILI e in via logica coerenti.
Tutta la vicenda è analiticamente e puntigliosamente riportata nei suoi elementi dal Dott. Ferraro nel memoriale del 2011, noto ormai presso vari Procuratori della Repubblica.
La totale falsificazione della anamnesi è ricavabile passo dopo passo da una semplice verifica che può volta per volta essere anche pubblicamente attivata.
Ad esempio, la asserzione "incredibile" "figlio non tanto desiderato e voluto" riferita a Francesco è frutto di una folle falsità.
Francesco fu generato, voluto intenzionalmente dal Dott. Ferraro e dalla sua prima moglie, mentre si trovavano in vacanza in Sardegna.
La asserzione "a cui segue un periodo di deflessione umorale", riferita al periodo dall'Aprile 1983 a tutti gli anni a seguire, è PURA MENDACIA, invenzione malata e strutturata.
E ovviamente forse messa a conoscenza di suo figlio Francesco, ignaro o forse no di chi agiti acque torbide e malate.
Il Dott. Ferraro, alle stelle per essere giunto alla meta importante di Magistrato, avrà anni di impegno, vivaci, sereni, estremamente gratificanti e pubblicamente confermabili da CENTINAIA di persone, tra cui tutti i Magistrati dl proprio corso, tutti i Magistrati romani, gli amici ed i conoscenti.
E' ovviamente falso che "vince successivamente il concorso" (!). Il Dott. Ferraro è passato agli orali del concorso in Magistratura nel 1983, poco meno di un mese prima della nascita del figlio Francesco, profondamente amato.
E' letteralmente falso che lui si sentisse "perseguitato da un cancelliere a Terni" (!!!!). E' invece vero che il Dott. Lombardini, all'epoca vivente, pose in essere una serie di condotte aggressive nei confronti del Dott. Ferraro, per “inimicizia politica e motivo personale”, e tali da richiedere l'intervento dell'allora Pretore Capo di Terni, che intimò la cessazione delle predette condotte, e fu sul punto di trasferire motivatamente il detto Cancelliere.
Dopo il suo arrivo a Roma, il Dott. Ferraro tornando a Terni, invitato dal Foro per una festa, apprese le ragioni del tutto personali e di "gelosia" del detto Lombardini, riferitegli ridancianamente da più Avvocati.
Quale sia la stima del Foro di Terni e l'immagine lasciata dal Dott. Ferraro è pubblicamente noto, come sono noti i pareri ECCEZIONALI formulati sulla sua persona.
La artata e altalenante descrizione di salti umorali, in lui da sempre totalmente assenti, e la indotta ed artefatta suspicio circa una vita “bipolare”, indicano un carattere di vera e propria falsità strutturata delle invenzioni riferite o verbalizzate, e comprovano che vi fu una esterna trasfigurazione concettualizzata ed organizzata concettualmente.
E' altresì assolutamente falso che quando nacque nel 1986 Fabrizio Ferraro, egli dimostrò “più entusiasmo”. Dimostrò infatti solo lo stesso entusiasmo perché una creatura umana meritevole di affetto ed amore era venuta alla luce. Punto e basta.
E' completamente falso che egli e la prima moglie litigassero: dal marzo 1985 era purtroppo calato il freddo gelo della separazione morale .
Egli non era solo molto impegnato tra il giugno 1985 e 1987, ma viveva da pendolare; inoltre lavorava giorno e notte, ma ciò non gli impedì di aiutare per ben due tesi di laurea la moglie.
Tornò a Roma, invitato dalla Dott.ssa Matone ad occuparsi di attività dirigenziali, presso la DG II. PP. Del Ministero di Giustizia e scelse la strada di riavvicinarsi a casa, avendo profonde gratificazioni dal nuovo incarico.
E' falso e letteralmente inventato che alla fine del rapporto con la prima moglie, nel Novembre 1993, il Dott. Ferraro ebbe "deliri di gelosia" .
E' vero invece che il rapporto, andato in crisi nell'aprile/maggio 1992, in contesti e quadro da approfondire, alla luce di elementi nuovi acquisiti oggi, si concluse nel detto periodo e che si ruppe una solida passata esperienza di dialogo libero ed aperto.
Allora il Dott. Paolo Ferraro era addetto alla Presidenza della Corte Costituzionale, membro del (prestigioso) Consiglio Giudiziario della Corte d'Appello di Roma; migliore, più o meno, Magistrato della Procura Circondariale di Roma, a pieno ruolo, e motore impegnato di un settore della Magistratura. Le vicende e trame interne, di allora, sono oggetto di riferimento anche da altri, ed in altre sedi.
Una piccola chiosa necessaria, anche se non “strettamente” pertinente.
Suoi pubblici, dichiarati e manovranti "rivali", Giuseppe Cascini, nipote di Achille Lauro, e Stefano Pesci, vero e proprio gregario ed interfaccia del Cascini.
Amato e stimato dalla quasi totalità dei Magistrati, riconosciuto e portato in palmo di mano, sereno e aperto, ma oggetto della più grave minaccia che si possa fare ad un Magistrato: "Tu sei ingombrante... ti dobbiamo togliere di mezzo": minaccia ricevuta personalmente da Giuseppe Cascini, nella fase di una preliminare riunione di Magistratura Democratica su Falcone, Direzione Nazionale Antimafia e art. 416 bis C.P., verso la fine del 1991.
Le successive due riunioni, in uno scontro interno, videro il Dott. Ferraro schierarsi, motivare ed intervenire a favore di Falcone ed a difesa della DNA.
Fallito l'attacco interno, venne convocata una riunione riservata della “Nomenclatura”, con disappunto del Dott. Ferraro (il periodo è il Febbraio 1992). I particolari oggettivi e tutti comprovabili sopra elencati presentano rilievo per ciò che invece è accertato concretamente e per fatti concludenti, come ordito ed avvenuto tra il 2007 e 2009.
Nel maggio del 1992 entrerà in crisi definitiva il rapporto con la prima moglie, che si era ricostituito dal 1990 in modo gratificante.
La crisi è dovuta a fattori esterni, sempre oggetto di allusione ma mai concretamente specificati dalla Daniela Plocco.
Il Dott. Ferraro non ha mai accusato la sua prima ex moglie di nulla che avesse a che fare con "filmini pornografici" (?!), né prima né dopo la crisi coniugale.
Egli interruppe ogni rapporto con la detta nel novembre 1993,
E' vero piuttosto che sua sorella, in sintonia con suo fratello (il Dott. Ferraro non era a conoscenza di questa intesa, di cui apprese in un momento successivo), nel maggio 1992, gli suggerì di andare a parlare con il personale di una struttura allora esistente in via Cimone a Roma.
Egli aderì, ma aveva forti perplessità; parlò della crisi di coppia, e l'addetto ai colloqui per le crisi di coppia gli disse letteralmente "questa è solo una normale crisi coniugale, e non abbiamo bisogno di alcun prosieguo".
Comunque in una trasmissione radiofonica recente condotta da DAVID GRAMICCIOLI, reperibile in rete, vengono indicati tra l'altro nomi e fatti risalenti al 1992 http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=9wgGyZk1D9o e fatti arrivare al Dott. Ferraro mediante telefonata ricevuta in presenza di testimone.
Incredibile la indicazione "conobbe allora (nel 1995) la futura seconda moglie che aveva già due figli (???!?)": una pura idiozia.
Silvia Canali, letteralmente “mandatagli” dalla Segreteria del Procuratore Capo quale praticante Vice Procuratore Onorario, era ahimè altra persona, ed in ben altra situazione.
E' invece vero che verso la fine del 1996 (anno in cui egli denuncia pubblicamente la deriva della organizzazione che allora chiamava "Magistratura democratica" - si veda l'articolo linkato https://docs.google.com/leaf?id=0B7srLT3vW5caZTI5M2UwYmYtNzFkZS00ZGYzLWI0NDItY2MzNDQ1ZWM5ODEw&hl=en_US ), si imbatté in due foto che rappresentavano il salone della abitazione di via Tilli, di sua proprietà, ed una donna mora a viso celato, in posa sensuale. Poiché l'ambiente interno era perfettamente identico in ogni minimo particolare, egli semplicemente segnalò la circostanza, senza aggiungere altro.
SIAMO ORA SUL GROTTESCO. "Denunciò la seconda moglie per ninfomania" (???!?).
La sua denuncia per abbandono di minori ed il successivo esposto per aggressione fisica subita, entrambi del 2006, sono acquisibili, ed il secondo è già depositato agli atti. Ma la relazione con prove video audio e relazioni di apposita agenzia investigativa (usata perchè nel giugno 2006 l'odore di trappola ulteriore era nauseabondo) era non solo nota ma vista dai c.d. "parenti".
Non si commenta poi la ignominia ulteriore della "relazione" "anamnestica" (sic).
E' difatti completamente falso, inventato e artatamente indicato, che nel 2006 tentò di tornare con la seconda moglie, e "follemente inventato" che ebbe una “deflessione dell'umore”. Dopo un mese e 10 giorni di vacanza ("VACANZA") in camper al mare, tornato a Roma affittò subito (dal settembre del 2006) una nuova abitazione, rimanendo a casa dei suoi genitori solo nella seconda metà dell'agosto del 2006 e i primi giorni di settembre.
Aveva in mano le relazioni sullo stile di vita e parecchi elementi sullo stato psichico della seconda moglie, e aveva le idee chiare. Qualcosa di particolare e forte era accaduto, e con il suo amico Fabio Sirgi sapeva anche dello stato della di lui moglie e delle stranezze di comportamento e vita di quest’ultima, insieme alla Canali. E non dice altro. Per ora.
False anche le circostanze e le date del suo secondo matrimonio e della separazione dalla seconda moglie (!!!!).Il Dott Ferraro si è sposato il 5 gennaio del 2006 e nel giugno 2006, dopo mesi di osservazione di gravi e anomali comportamenti, che andavano su un piano ben oltre la relazione o la scappatella, decise per motivi condivisi con il Dott. Sirgi Fabio di attivare agenzia investigativa privata, la cui relazione è agli atti del giudizio (cfr. anche il DVD allegato al fascicolo del dott. Ferraro).
Ma il tutto è depositato, ivi compresa la dichiarazione della Canali che lo autorizzava a depositare ed utilizzare quanto in suo possesso a scopo difensivo.
Tutta la vicenda dal 2007 è falsa, grottescamente caricaturata e letteralmente illogica.
Ovviamente è assolutamente falso che il Dott. Ferraro abbia speso e si sia ridicolmente orientato ad attività illegalmente finalizzate (come è agevole intuire).
Inoltre nulla di ciò che è stato inventato, riferito al periodo 2008 e 2009, è neanche simile alla realtà.
In quel periodo il Dott. Ferraro lavorava regolarmente e lavorava più che bene; vi è a tale riguardo una inequivoca dichiarazione del Procuratore Capo di Roma, Dott. Giovanni Ferrara, resa nel luglio del 2010 e riportata in delibera dal Consiglio Superiore della Magistratura (cfr. documento reperibile in rete all’indirizzo https://docs.google.com/file/d/0B7srLT3vW5caa3gzaGY1c0NMRU0/edit , p. 39, penultimo paragrafo, ove si dichiara testualmente che il Procuratore Capo di Roma, Dott. Giovanni Ferrara, riferiva che “il Dott. Paolo Ferraro è un Magistrato preparato, attento, scrupoloso, molto affidabile. Ha sempre lavorato con attenzione, con scrupolo ed ha esaurito sempre bene i suoi compiti. Ho portato le statistiche comparate del 2009 e del 2010 che sono il periodo che interessa; insomma, lui lavora bene, esaurisce quello che gli si manda, e di lamentele, personalmente, non ne ho. Dopo un periodo di assenza per malattia è stato sempre presente in Ufficio, ha voluto continuare a fare i turni, le supplenze, le udienze; non è esonerato da niente”.
A ciò si aggiungono le dichiarazioni scritte del Personale che lo ha da anni sempre affiancato con profonda stima.
Si tratta, pertanto, di una allucinante manovra tesa a creare ARTIFICIALMENTE e mediante mere invenzioni l’immagine di un soggetto bipolare depresso, affetto da megalomania e spendaccioneria che agisce illegalmente usando del suo ruolo.
E’ sua intenzione, naturalmente, tutelare la propria immagine e la propria rispettabilità in relazione all’opera diffamatoria e denigratoria posta in essere nei suoi riguardi.”.
La dura lotta del dott. Ferraro contro la manovra a tenaglia parte consapevolmente dal 2009. Ed è questa, in conclusione, la quarta “gamba di legno” trattata.
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