N.B. I problemi sopravvenuti con youtube, che hanno coinvolto l'intero lavoro dei siti e tutti i singoli articoli, comportano che da ora in poi solo i siti portanti verranno revisionati ed aggiornati e che tutto sarà ricondotto alla piattaforma globale IL FILO DEL MAGISTRATO, pensata per dare stabilità e non condizionabilità del lavoro informativo (incorporando, con modalità e stile "originari", video e prove video audio al suo interno previa rielaborazione già avvenuta degli articoli di rilievo).
Ne consegue che gli aggiornamenti di ogni altro sito diverso dai portanti indicati, e quindi anche di questo sito, vengono definitivamente interrotti.

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giovedì 11 settembre 2014

I CINQUE ARTICOLI DI CORSERA E I TRE ANNI DELLA GRANDEDISCOVERY sugli apparati coperti convolti nella storia degli ultimi venticinque anni . UN omaggio anche al magistrato Paolo Adinolfi .

A distanza di tre anni riproponiamo i cinque articoli di CORSERA.IT rilevando che essi erano attenti al profilo "organizzatorio" e, avendo il cronista , sbalordito ma non tanto , ben ascoltato i file audio della Cecchignola,  mettevano in risalto ciò che più direttamente emergeva dal diretto ascolto e dal vaglio delle presenze non secondarie nel nucleo della Cecchignola. 
Nel frattempo la ordinanza del GIP Cirillo di Teramo ,  reperibile in rete poneva l'accento del pari sulla esistenza di attività ritual-sessuali all'interno della caserma di Ascoli Piceno,  come vicenda da approfondire,  ma veniva trasferito alla Corte di Assise ( su sua pregressa domanda ,  con la "celerità del caso" ), mentre Paolo Ferraro veniva assoggettato alla procedura di "dispensa per inettitudine dal servizio" vicenda ( RIDICOLA se non fossse criminale ) ormai nota in tutto il paese. 
Tre anni dopo ben dieci sotto ufficiali della caserma andavano a giudizio militare per le attività coartate poste in essere in violazione della consegna,  nei confronti delle militari della caserma di Ascoli Piceno. 
Sono fatti noti gli attentati e le pressioni nei confronti della seria ed indipendente GIP  del Tribunale di Teramo  dott.ssa Tommolini,  infine autrice di una sentenza di condanna di Parolisi , sentenza che non esito a definire "suicida" per la labile consistenza "quasi" evidenziata dello schema indiziario, e ciò che ha subito il maresciallo Spartaco di Teramo . 
La circostanza che Paolo Ferraro fosse un supertestimone in grado di contestualizzare minutamente il tutto,  ma soprattutto la esistenza di un ormai dimostrato   vero e proprio ordito che lo vedeva vittima e circondato da decenni, per una congerie di moventi personali e istituzionali , tra gelosie, rivalità,  necessità di eliminarne la progressione in carriera ( a ROMA ) e di eliminarlo in quanto altresì super testimone di venticinque anni di vicende romane,  completano in parte il quadro. 
Difatti  il già temuto ed indipendente Paolo Ferraro ( un magistrato DEVE esserlo, indipendente ) era  ormai in grado di analizzarne e riconnettere i diversi frammenti, e la preoccupazione   a distanza di tre anni è stata  confermata come le doti e qualità e le ragioni profonde  del timore degli  apparati ormai non più sotterranei . ( Non dimentichiamo che le attività informatiche realizzate ad esempio furono fatte oggetto di studio  da parte del CNR e che Paolo Ferraro non ne seppe nulla ) . 
La gestione ed importanza del procedimento concluso "OIL FOR DRUG " nel 2004  e del successivo "OPERACION PUERTO ",  poi sottratto a Paolo Ferraro grazie alla dispensa  dal servizio e riassegnato proprio ad uno dei magistrati protagonisti dei crimini che segnano la vicenda,  e il sovrapporsi  di ex coniuge a sua volta in un ruolo assegnatogli,  mossa da intenti anche di ritorsione personale ( per aver Paolo Ferraro scoperto  vicende più volte illustrate in parte che la riguardano personalmente ) completa l'insieme. 
Il tutto fu preparato accuratamente con una attività di diffamazione serrata tra il 2008 ed il 2009 e tra il 2011 e il 2014,  ed in essa ebbe un ruolo preciso Silvia Canali , ma solo come segmento ( sia pure posto in posizione centrale ) .
La scoperta che la Procura di Roma sapeva tutto, per certo , e da anni dei giri che portavano alla Cecchignola anche ( Indagine Fiori  nel fango due ) e della compresenza di una cerchia di magistrati a conoscenza ed attori più o meno attivi,  ha corroborato definitivamente la analisi.
Ad oggi il circuito criminale dei colletti bianchi e militari risulta altesì ben inquadrato sul piano politico sotterraneo e il profilo "minore" di attività di setta a copertura ( si ripete a copertura ) satanista,  ha le sue spiegazioni anche strategico storico dettagliate . 
Il contesto di narcotraffici, attività criminali affidate o gestite dall'apparato micro criminale della camorra , le vicende in sottofondo della GESTIONE del tribunale fallimentare di Roma e dei giri che portano allo stesso apparato e le vicende di Marrazzo dei bilanci regionali e delle indagini su Lady ASL convergono  nel far ritenere che Roma era ed è l'epicentro collegato a Napoli Firenze e Milano di un apparato gestito e corroborato da appartenenti ai servizi ( la squadra che si allontana precisamente dalla abitazione della CEcchignola , REGISTRATA, non lascia adito a dubbi di alcun genere  ) .
Resta la circostanza rilevabile che ( errori marginali "possibili" )  è stata portata a compimento la "grandediscovery" su tutti i piani che emergevano, e per quanto a noi ed alle nostre conoscenze concesso .
Essa  coinvolge magistrati come Agnello Rossi e Giuseppe Cascini   che non a caso compaiono per ora lambiti dalle indagini del pool di Palermo o si sono sovrapposti clamorosamente alle decisioni di rinvio a giudizio con critica pubblica che rompe le prassi e la correttezza deontologica di cui si fanno vanto ( a copertura ) , Stefano Pesci denunciato di fatto come appartenente ad ambiti e con colleganze a mondi militari segnati da pratiche ed attività ormai non solo plausibili ma direttamente ed indirettamente fatte oggetto di riscontri ( audio e indicazioni di persona ben informata ) , l'ex Procuratore di Roma Giovanni Ferrara  esperto di materia fallimentare, ma vede in posizione defilata  consapevole dei magistrati che parteciparono all'urgente tentativo di screditamento  andando a raccontare baggianate al CSM quando occorreva sospendere "cautelarmente" al volo il pericoloso testimone Paolo Ferraro ( giugno 2011 ) . 
La grande discovery inquadra e  svela il ruolo di questo apparato  indicando anche ruoli,  metodologie ed attività di psichiatri ben noti,  tutti di importanza centrale e tutti partecipanti al tentativo di distruzione di Paolo Ferraro con un mandato ben preciso:   Luigi Cancrini,   che gestisce la Sabrina della Cecchignola ovviando al pericolo che "parli" ed autore della attività di accerchiamento familiare ( sospettiamo da antichissima data ), Stefano Ferracuti con un ruolo evidente anche ai sassi e che compare nella vicenda di falsa creazione di un profilo preesistente ( si rammenti che il San Filippo Neri nel maggio 2009  nel tentativo di accaparrarsi  Paolo Ferraro,  già sequestrato al  volo e piegatosi alla decisione volontaria di sottostare alla violenta pressione solo per aver il tempo di raffreddare e controllare l'attacco inusitato ed impensabile,   allegò oralmente che “lo conoscevano bene e che era un cliente loro” N.B. telefonata testimoniabile dal  responsabile  che la ricevette -  ),  Tonino Cantelmi che come "consulente " della Commissione del CSM ha fatto strame di qualsiasi regola di correttezza deontologica arrivando a strappare test sulla "paranoia" e ovviamente infiorettando follie tipo la sussistenza di "ricoveri" e pregressi INVENTATI o come sopsettiamo fatto oggetto di certificazioni e documenti falsi e sciocchezze a non finire sulla personalità del "profilato " ,   FRancesco Bruno, con ruoli storici e attività agevolmente ricostruibili, che avalla in un balletto sofisticato la attività , introducendo quanto serviva per supportare decisioni artefatte ( "rapporto pseudo nevrotico con parenti", che avevano invece loro un rapporto malato con la mia figura e persona ) e un CSM che introduce nel 2011 tra lo sbalordimento mio e di chi mi conosce il concetto di " INTRECCI FAMILIARI", una circostanza a me ignota allora, ma nota certo a chi "trattava " i miei fratelli e la mia famiglia, e sviluppata con un metodo criminale da ribaltamento e transfert degno,  della medaglia d'argento tavistock o del premio papè satan aleppe . 
Papè ... la cordata giudiziaria sul controllo di legalità invertito della economia , incistata nella Procura di Roma,  e ora finalmente esce dall'oblio predestinato da apparati,  la "lupara bianca " che colpì il magistrato Adinolfi , che era venuto a conoscere bene del circuito criminale che assediava la giustizia fallimentare .
TUTTO intoccabile ma non tanto e solo perchè di caste protette, ma perchè ogni frammento criminale economico , ogni attività di accerchiamento e scalata negli apparati dello Stato e nella magistratura segnatamente , indica un coacervo strutturato ed associato a livello alto con finalità di potere strategiche e orientate anche a livello internazionale ( si rammenti dei viaggi ad Honk Kong di un noto magistrato  ) .
Un progetto strisciante gestito a cavallo tra inversione del diritti e asservimento della medicina clinica alla medicina "sociale "  gestita da un mondo pischiatrico salito nel ruolo ed affiliato alle elite militari e politico deviate, corollato da una infiltrazione sociale senza precedenti, con intrecci tra narcotraffici gestiti e controllo dei mondi giudiziari , tra irretimenti minacce e altro che qualcuno vorrebbe ricondurre a scapestrati mariuoli occasionali di classi potenti. 
Non è così e la ragione ultima di fondo che ha visto il tentativo clamoroso di distruzione di Paolo Ferraro ha però infine  una precisa matrice di classe e casta alto borghese : trame "Parioline" contro un piccolo borghese intelligente, come avrebbe potuto commentare Giovanni Falcone , a suo tempo a conoscenza sbalordita degli "intrecci " ( quelli sì ) romano pariolini . 
Il mio pensiero corre ora ancora a Paolo Adinolfi  che ebbe a scoprire nel 1992,  troppo presto,  ciò che oggi sappiamo più concretamente .  
E non a caso immetto quale ultimo articolo, in coda,  anche il recente dell'agosto del 2014 che rilancia la pista vera sulla morte di Paolo Adinolfi ,  con una famiglia che chiede ancora giustizia . IL parallelo lo fece la telefonata minacciosa fatta alla mia compagna nell'ottobre 2011 , ma è certo che Paolo Adinolfi si imbattè nel tassello criminale del tribunale fallimentare e Procura sezione reati fallimentari di Roma e capì . 
Immetto qui un post pubblicato in rete che indica questa e ulteriore circostanza già resa pubblica .

 " Il primo episodio del settembre del 2010, quando, entrai improvvisamente nella stanza del Procuratore ove Giovanni Ferrara e Agnello Rossi letteralmente accerchiavano un attonito ed impaurito giudice della Tribunale fallimentare di Roma , rosso in viso e che, spalancando gli occhi nel guardarmi chiedeva di fatto aiuto, poggiate la mani di spalle sulla scrivania in piedi , mentre gli "aleggiavano" letteralmente intorno Ferrara e Agnello. ( vedi memoria esposto al CSM del 3 novembre 2012 ) " .http://paoloferrarocddgrandediscovery.blogspot.it/2013/10/oltre-i-magistrati-massoni-e-lo-statuto.html
Nell'ottobre 2011 una voce anonima telefona a casa di PAolo Ferraro risponde la compagna e la voce recita " E' tornato a casa Paolo Adinolfi ?! " ... ovviamente la risposta fu " no ha sbagliato numero " . Ma non tutti sanno chi fu e perchè fu ucciso Adinolfi . OGGI FINALMENTE UN ARTICOLO DEL 31 AGOSTO 2014 . Sta riuscendo fuori tutto e ne siamo orgoliosamente felici per tutti . GIUSTIZIA PER ADINOLFI un magistrato onesto bravo ed intelligente .
" La moglie avrebbe detto che il marito si sarebbe confidato a un vecchio amico di avere acquisito prove e documenti che avrebbero potuto far “crollare” il Tribunale " Source: See on Scoop.it - CDD STORIA



Corsera RIEDIZIONE 13 ottobre 2013 - 10 Giugno 2011. Abbiamo incontrato il sostituto procuratore Paolo Ferraro, della Procura della Repubblica di Roma. Lo stesso era in compagnia del criminologo Francesco Bruno questo pomeriggio, deve difendersi davanti al CSM, vogliono cacciarlo dalla magistatura. Partono da lontano le indagini sulla sacerdotesse del sesso negli ambienti militari. Ne faceva denuncia, nel lontano 2008, un magistrato,un sostituto procuratore della Repubblica di Roma Paolo Ferraro. Il magistrato ha registrato una serie di appuntamenti tra una donna e alcuni militari. Si parla di ipnosi, alterazione della psiche,comandi esoterici che renderebbero le reclute vere proprie schiave del sesso, sacerdotesse delle iniziazioni. Follia? fantasia? estasi? Il magistrato possiede i file audio, sconcertanti, tenebrosi, che fotografano momenti sconcertanti di una relazione sessuale, dettagli che a suo dire sono la testimonianza dello sdoppiamento della personalità dei suoi partecipanti, un festino alterato dall’assunzione di ketamina un potente anestetico dissociativo, che procurano fenomeni cosiddetti near-death experiences.

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CARMELA MELANIA REA OMICIDIO SACERDOTESSE DEL SESSO E RITI SATANICI L'INTERVISTA AL SOSTITUTO PROCURATORE PAOLO FERRARO
Corsera 10 Giugno 2011. Abbiamo incontrato il sostituto procuratore Paolo Ferraro, della Procura della Repubblica di Roma. Lo stesso era in compagnia del criminologo Francesco Bruno questo pomeriggio, deve difendersi davanti al CSM, vogliono cacciarlo dalla magistatura. Partono da lontano le indagini sulla sacerdotesse del sesso negli ambienti militari. Ne faceva denuncia, nel lontano 2008, un magistrato,un sostituto procuratore della Repubblica di Roma Paolo Ferraro. Il magistrato ha registrato una serie di appuntamenti tra una donna e alcuni militari. Si parla di ipnosi, alterazione della psiche,comandi esoterici che renderebbero le reclute vere proprie schiave del sesso, sacerdotesse delle iniziazioni. Follia? fantasia? estasi? Il magistrato possiede i file audio, sconcertanti, tenebrosi, che fotografano momenti sconcertanti di una relazione sessuale, dettagli che a suo dire sono la testimonianza dello sdoppiamento della personalità dei suoi partecipanti, un festino alterato dall’assunzione di ketamina un potente anestetico dissociativo, che procurano fenomeni cosiddetti near-death experiences.
La ritualità degli accoppiamenti, il modello sviluppato e utilizzato, lascerebbe presagire che vi sia una struttura interna,doppia,alle organizzazioni militari, “un secondo esercito“. Reclute adepti, il magistrato parla di “rane pescatrici“, ovvero personalità che hanno la funzione di centrifugare eventuali adepti, quello che dicono,cosa pensano, cosa fanno. Struttura paramilitare, festini hard, comandi esoterici, persecuzione. Il magistrato Paolo Ferraro dice di essere perseguitato “vogliono farmi fuori dalla magistratura“, “quella che ci troviamo difronte è la più grande inchiesta italiana negli ultimi venti anni“. Mi reco nella sua casa, mi fa ascoltare i file audio. Sono impressionanti, esattamente come riprodotti nei suoi brogliacci.Quasi una porta che si apre nell’inferno, qualcosa che ti spinge verso il basso, con suoni e rumori sconcertanti, comandi esoterici, imposti alle sacerdotesse del sesso. Siamo vicini a quei confini che abbiamo visto violare con l’omicidio di Carmela Melania Rea, ma forse ne siamo ben oltre, perchè una cosa è certa, se fino a ieri, questa realtà dipinta, poteva sembrare anche fantasiosa, oggi l’omicidio efferato di Carmela Melania Rea, costruisce uno scenario davvero diverso, ribaltato, fa emergere dalle tenebre le ombre e le vampate di un Inferno, che si nasconde vicino a ognuno di noi, vicino a Salvatore Parolisi, dentro la Caserma del 235° Reggimento Piceno. Qualcosa di spaventoso, perchè Carmela Melania Rea è morta davvero, il suo cadavere martoriato dalle coltellate non è certamente una finzione. segretoSeguo con interesse le parole di questo magistrato coraggioso,seguo il suo filo logico, seguo la sua mente, i confini oltre i quali è andato, in cui si è trovato per caso. E’ uno stalker. Confini inquietanti, orribili, il cui volto traccia il dedalo di un labirinto pieno di misteri, pericoli. Non c’è più ombra di fantasia nel suo racconto, ma deduzioni logiche, dettagli precisi, voci che sembrano provenire dall’oltretomba. E’ scritto sul volto di Carmela Melania Rea, scolpito con il sangue sceso sul terreno, con i capelli arruffati, il volto sbranato da belve feroci, la pelle scheggiata dalle coltellate. Se non è questa la vera rappresentazione dell’Inferno, dobbiamo chiederci allora quale sia la verità o la realtà che hanno accertato i ROS o il procuratore Monti? Perchè fino adesso tutti tacciono, eppure la storia è già scritta, pesante, come agghiaccianti ombre sul nostro presente, voci latrate, che squarciano la coscienza, devono percuoterci fin dentro l’anima. Esiste dunque un secondo livello nell’Esercito italiano, esiste un secondo esercito, esiste una organizzazione deviata, dedita alla ritualità satanica, una vera e propria setta che miscela adepti e atti sessuali? Chi e cosa si nasconde dietro la morte di Carmela Melania Rea? “C’è una setta satanica tra i generali in divisa, nei ranghi militari italiani.” Nell’indagine personale del dr. Paolo Ferraro c’è anche questa ipotesi indiziaria, che scaturisce dall’attento esame dei 45 files audio in suo possesso. Nei brogliacci delle sue trascrizioni, si fa riferimento anche ad un altissimo ufficiale, un GENERALE, un certo Attilio, chiaramente si distingue la specifica del nome nelle voci registrate, da parte di una delle partecipanti al banchetto sessuale. La medesima dichiarazione viene assunta in una annotazione di Polizia Giudiziaria, relativa ad una conversazione telefonica avvenuta con un maresciallo dei Carabinieri il giorno 29.12.2010. Una setta satanica massonica militare, che si muove nell’ombra, trova proseliti, adepti, amalgama i suoi iscritti con riti satanici a base di sesso e droghe. KETAMINA e sacerdotesse del sesso, una rete invisibile, dove si muovono le “rane pescatrici“, operatori addetti alla pulizia invisibile di eventuali contaminazioni del circuito segreto della setta. Le “rane pescatrici” depurano l’aria inquinata,assumono informazioni, si innestano nella organizzazione con lo scopo di creare delle coperture, sia nell’Esercito stesso sia all’interno della magistratura, una sorta di “secondo apparato magistratuale“. Ne ha parlato chiaramente anche con il sostituto procuratore Monti, che si occupa delle indagini di Carmela Melania Rea. Il dr. Paolo FERRARO avrebbe visto la vittima, alcune settimane prima dell’omicidio, parlare in PROCURA, al terzo piano alle ore 19.00 del 23 Marzo del 2011. Secondo Paolo FERRARO Carmela Melania Rea o la sua sosia, parlava con un altro sostituto il dr. Stefano Pesci. Carmela era lei o una sua sosia? Non usa mezze parole il magistrato Paolo FERRARO della Procura di Roma, lo chiama “secondo livello nell’esercito“. La sua sembra piuttosto una intuizione, se non fosse corroborata da decine di files audio, di una storia incredibile che ci conduce al centro del sisma, anzi del cataclisma. “Un sistema che gira a Genova, Milano, Roma, Caserta...” Ma c’è dell’altro secondo lui, una efficiente organizzazione satanica che cerca di creare dei modelli ripetitivi comportamentali, gerarchia di comando, che si nasconde agli altri, ma è un sistema pulsante, fecondo, che si nutre di proseliti ammaliati dalle sacerdotesse del sesso. Organismo complesso, viscerale, pronto a qualsiasi cosa, ma sopratutto illegale.




CARMELA MELANIA REA OMICIDIO IL COLLEZIONISTA DI OSSA
Ascoli Piceno 11 Giugno 2011 CORSERA.IT
"C'è una setta satanica tra i generali in divisa,nei ranghi militari italiani." Nell'indagine personale del dr. Paolo Ferraro,c'è anche questa ipotesi indiziaria,che scaturisce dall'attento esame dei 45 files audio in suo possesso.Nei brogliacci delle sue trascrizioni,si fa riferimento anche ad un altissimo ufficiale,un GENERALE,un certo Attilio,chiaramente si distingue la....


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CARMELA MELANIA REA OMICIDIO IL COLLEZIONISTA DI OSSA
Ascoli Piceno 11 Giugno 2011 CORSERA.IT
"C'è una setta satanica tra i generali in divisa,nei ranghi militari italiani." Nell'indagine personale del dr. Paolo Ferraro,c'è anche questa ipotesi indiziaria,che scaturisce dall'attento esame dei 45 files audio in suo possesso.Nei brogliacci delle sue trascrizioni,si fa riferimento anche ad un altissimo ufficiale,un GENERALE,un certo Attilio,chiaramente si distingue la....

.....specifica del nome nelle voci registrate, da parte di una delle partecipanti al banchetto sessuale.

La medesima dichiarazione viene assunta in una annotazione di Polizia Giudiziaria,relativa ad una conversazione telefonica avvenuta con  un maresciallo dei Carabinieri il giorno 29.12.2010. 
Una setta satanica massonica militare,che si muove nell'ombra,trova proseliti,adepti,amalgama i suoi iscritti con riti satanici a base di sesso e droghe.KETAMINA e sacerdotesse del sesso,una rete invisibile,dove si muovono le "rane pescatrici",operatori addetti alla pulizia invisibile di eventuali contaminazioni del circuito segreto della setta.Le "rane pescatrici" depurano l'aria inquinata,assumono informazioni,si innestano nella organizzazione con lo scopo di creare delle coperture,sia nell'Esercito stesso sia all'interno della magistratura,una sorta di "secondo apparato magistratuale".
Ne ha parlato chiaramente anche con il sostituto procuratore Monti ,che si occupa delle indagini di Carmela Melania Rea.Il dr.Paolo FERRARO avrebbe visto la vittima,alcune settimane prima dell'omicidio,parlare in PROCURA, al terzo piano alle ore 19.00 del 23 Marzo del 2011.Secondo Paolo FERRARO Carmela Melania Rea o la sua sosia,parlava con un altro sostituto il dr. Stefano Pesci. Carmela era lei o una sua sosia?
Non usa mezze parole il magistrato Paolo FERRARO della Procura di Roma,lo chiama "secondo livello nell'esercito". La sua sembra piuttosto una intuizione,se non fosse corroborata da decine di files audio,di una storia incredibile,che ci conduce al centro del sisma,anzi del cataclisma.
"Un sistema che gira a GENOVA,Milano,Roma,Caserta...."
Ma c'è dell'altro secondo lui, una efficiente organizzazione satanica che cerca di creare dei modelli ripetitivi comportamentali,gerarchia di comando,che si nasconde agli altri,ma è un sistema pulsante,fecondo,che si nutre di proseliti ammaliati dalle sacerdotesse del sesso.
Organismo complesso,viscerale,pronto a qualsiasi cosa,ma sopratutto illegale.
CORSERA.IT COPYRIGHT





CARMELA MELANIA REA OMICIDIO UNA SETTA SATANICA MASSONICA DEI GENERALI IN DIVISA
Roma 11 Giugno 2011 CORSERA.IT
"C'è una setta satanica tra i generali in divisa,nei ranghi militari italiani." Nell'indagine personale del dr. Paolo Ferraro,c'è anche questa ipotesi indiziaria,che scaturisce dall'attento esame dei 45 files audio in suo possesso.Nei brogliacci delle sue trascrizioni,si fa riferimento anche ad un altissimo ufficiale,un GENERALE,un certo Attilio,chiaramente si distingue la....


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CARMELA MELANIA REA OMICIDIO UNA SETTA SATANICA MASSONICA DEI GENERALI IN DIVISA
Roma 11 Giugno 2011 CORSERA.IT
"C'è una setta satanica tra i generali in divisa,nei ranghi militari italiani." Nell'indagine personale del dr. Paolo Ferraro,c'è anche questa ipotesi indiziaria,che scaturisce dall'attento esame dei 45 files audio in suo possesso.Nei brogliacci delle sue trascrizioni,si fa riferimento anche ad un altissimo ufficiale,un GENERALE,un certo Attilio,chiaramente si distingue la....
.....specifica del nome nelle voci registrate, da parte di una delle partecipanti al banchetto sessuale.
La medesima dichiarazione viene assunta in una annotazione di Polizia Giudiziaria,relativa ad una conversazione telefonica avvenuta con  un maresciallo dei Carabinieri il giorno 29.12.2010. 
Una setta satanica massonica militare,che si muove nell'ombra,trova proseliti,adepti,amalgama i suoi iscritti con riti satanici a base di sesso e droghe.KETAMINA e sacerdotesse del sesso,una rete invisibile,dove si muovono le "rane pescatrici",operatori addetti alla pulizia invisibile di eventuali contaminazioni del circuito segreto della setta.Le "rane pescatrici" depurano l'aria inquinata,assumono informazioni,si innestano nella organizzazione con lo scopo di creare delle coperture,sia nell'Esercito stesso sia all'interno della magistratura,una sorta di "secondo apparato magistratuale".
Ne ha parlato chiaramente anche con il sostituto procuratore Monti ,che si occupa delle indagini di Carmela Melania Rea.Il dr.Paolo FERRARO avrebbe visto la vittima,alcune settimane prima dell'omicidio,parlare in PROCURA, al terzo piano alle ore 19.00 del 23 Marzo del 2011.Secondo Paolo FERRARO Carmela Melania Rea o la sua sosia,parlava con un altro sostituto il dr. Stefano Pesci.Carmela era lei o una sua sosia?
Non usa mezze parole il magistrato Paolo FERRARO della Procura di Roma,lo chiama "secondo livello nell'esercito". La sua sembra piuttosto una intuizione,se non fosse corroborata da decine di files audio,di una storia incredibile,che ci conduce al centro del sisma,anzi del cataclisma.
"Un sistema che gira a GENOVA,Milano,Roma,Caserta...."
Ma c'è dell'altro secondo lui,una efficiente organizzazione satanica che cerca di creare dei modelli ripetitivi comportamentali,gerarchia di comando,che si nasconde agli altri,ma è un sistema pulsante,fecondo,che si nutre di proseliti ammaliati dalle sacerdotesse del sesso.
Organismo complesso,viscerale,pronto a qualsiasi cosa,ma sopratutto illegale.
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Roma 10 Giugno 2011 CORSERA.IT
Carmela Melania Rea,sacerdotesse del sesso e riti satanici.Abbiamo incontrato il sostituto procuratore Paolo Ferraro,della Procura della Repubblica di Roma.Lo stesso era in compagnia del criminologo Francesco Bruno questo pomeriggio,deve difendersi davanti al CSM,vogliono cacciarlo dalla magistatura.
Partono da lontano le indagini sulla sacerdotesse del sesso negli ambienti militari.Ne faceva denuncia,nel lontano 2008, un magistrato,un sostituto procuratore della Repubblica di Roma Paolo Ferraro.Il magistrato ha...


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CARMELA MELANIA REA OMICIDIO LE SACERDOTESSE DEL SESSO
Roma 10 Giugno 2011 CORSERA.IT
Carmela Melania Rea,sacerdotesse del sesso e riti satanici.Abbiamo incontrato il sostituto procuratore Paolo Ferraro,della Procura della Repubblica di Roma.Lo stesso era in compagnia del criminologo Francesco Bruno questo pomeriggio,deve difendersi davanti al CSM,vogliono cacciarlo dalla magistatura.
Partono da lontano le indagini sulla sacerdotesse del sesso negli ambienti militari.Ne faceva denuncia,nel lontano 2008, un magistrato,un sostituto procuratore della Repubblica di Roma Paolo Ferraro.Il magistrato ha
....registrato una serie di appuntamenti tra una donna e alcuni militari.Si parla di ipnosi,alterazione della psiche,comandi esoterici che renderebbero le reclute vere e.... ....proprie schiave del sesso,sacerdotesse delle iniziazioni.Follia? fantasia? estasi?Il magistrato possiede i file audio,sconcertanti,tenebrosi,che fotografano momenti sconcertanti di una relazione sessuale,dettagli.... che a suo dire sono la testimonianza dello sdoppiamento della personalità dei suoi partecipanti,un festino alterato dall'assunzione di ketamina un potente anestetico dissociativo,che procurano fenomeni cosiddetti near-death experiences.
La ritualità degli accoppiamenti,il modello sviluppato e utilizzato,lascerebbe presagire che vi sia una struttura interna,doppia,alle organizzazioni militari, "un secondo esercito".
Reclute adepti,il magistrato parla di "rane pescatrici",ovvero personalità che hanno la funzione di centrifugare eventuali adepti,quello che dicono,cosa pensano,cosa fanno.
Struttura paramilitare,festini hard,comandi esoterici,persecuzione.Il magistrato Paolo Ferraro dice di essere perseguitato "vogliono farmi fuori dalla magistratura","quella che ci troviamo difronte è la più grande inchiesta italiana negli ultimi venti anni".
Mi reco nella sua casa,mi fa ascoltare i file audio.Sono impressionanti,esattamente come riprodotti nei suoi brogliacci.Quasi una porta che si apre nell'inferno,qualcosa che ti spinge verso il basso,con suoni e rumori sconcertanti,comandi esoterici,imposti alle sacerdotesse del sesso.
Siamo vicini a quei confini che abbiamo visto violare con l'omicidio di Carmela Melania Rea,ma forse ne siamo ben oltre,perchè una cosa è certa,se fino a ieri,questa realtà dipinta,poteva sembrare anche fantasiosa,oggi l'omicidio efferato di Carmela Melania Rea,costruisce uno scenario davvero diverso,ribaltato,fa emergere dalle tenebre le ombre e le vampate di un Inferno,che si nasconde vicino a ognuno di noi,vicino a Salvatore Parolisi,dentro la Caserma del 235° Reggimento Piceno.Qualcosa di spaventoso,perchè Carmela Melania Rea è morta davvero,il suo cadavere martoriato dalle coltellate non è certamente una finzione.
Seguo con interesse le parole di questo magistrato coraggioso,seguo il suo filo logico,seguo la sua mente,i confini oltre i quali è andato,in cui si è trovato percaso.E' uno stalker.Confini inquietanti,orribili,il cui volto traccia il dedalo di un labirinto pieno di misteri,pericoli.Non c'è più ombra di fantasia nel suo racconto,ma deduzioni logiche,dettagli precisi,voci che sembrano provenire dall'oltretomba.
E' scritto sul volto di Carmela Melania Rea,scolpito con il sangue sceso sul terreno,con i capelli arruffati,il volto sbranato da belve feroci,la pelle scheggiata dalle coltellate.Se non è questa la vera rappresentazione dell'Inferno,dobbiamo chiederci allora quale sia la verità o la realtà che hanno accertato i ROS o il procuratore Monti?Perchè fino adesso tutti tacciono,eppure la storia è già scritta,pesante,come agghiaccianti ombre sul nostro presente,voci latrate,che squarciano la coscienza,devono percuoterci fin dentro l'anima.
Esiste dunque un secondo livello nell'Esercito italiano,esiste un secondo esercito,esiste una organizzazione deviata,dedita alla ritualità satanica,una vera e propria setta che miscela adepti e atti sessuali? Chi e cosa si nasconde dietro la morte di Carmela Melania Rea?
continua
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CARMELA MELANIA REA OMICIDIO CECCHIGNOLA COMPOUND DELLA DANZA DI SABBA
Roma 11 Giugno 2011 CORSERA.IT
Carmela Melania Rea omicidio.Un magistrato e un cronista,quattro passi al di là dell'Inferno.Dalle indagini del sostituto procuratore dr.Paolo Ferraro della Procura della Repubblica Italiana di ROMA.
Per cercare l'assassino,dobbiamo scendere oltre la porta dell'Inferno,o almeno quello che noi identifichiamo con questa definizione.La logica investigativa deve fronteggiare quella delle sette distruttive,denominate in una comune accezione come sataniche,ovvero di una logica alterata,ossessiva,dilaniata da lacerazioni profonde,cruente,aberranti.Tanto più abbiamo intenzione di raggiugnere il risultato,tanto più dobbiamo fronteggiare il nemico,l'anima spettrale che ci....




CARMELA MELANIA REA OMICIDIO CECCHIGNOLA COMPOUND DELLA DANZA DI SABBA
Roma 11 Giugno 2011 CORSERA.IT 
Carmela Melania Rea omicidio.Un magistrato e un cronista,quattro passi al di là dell'Inferno.Dalle indagini del sostituto procuratore dr.Paolo Ferraro della Procura della Repubblica Italiana di ROMA.
Per cercare l'assassino,dobbiamo scendere oltre la porta dell'Inferno,o almeno quello che noi identifichiamo con questa definizione.La logica investigativa deve fronteggiare quella delle sette distruttive,denominate in una comune accezione come sataniche,ovvero di una logica alterata,ossessiva,dilaniata da lacerazioni profonde,cruente,aberranti.Tanto più abbiamo intenzione di raggiugnere il risultato,tanto più dobbiamo fronteggiare il nemico,l'anima spettrale che ci....
attende,dove l'omicida già vive,respira,cerca di nascondersi.
 Nella vita di un cronista,l'esperienza di avvicinare il paranormale,di scendere sotto il suolo fisico della Terra,si immagina possa orientarsi soltanto nella fantasia,ma chiaramente il significato è un altro,e cosa si incontra,quello che si sente e si vede,assume connotati diversi,lo scenario alterato di una dimensione non ordinaria della coscienza.
Quando siamo impreparati a scendere negli stati di trans,nei meandri onirici della mente umana,tutto diventa difficile,ma quando ci si lascia andare,l'esperienza del viaggio,delle indisrezioni anche di indagini giudiziarie,assumono i contorni di una realtà impercettibile,che fino a ieri era nascosta,dietro e accanto a noi,invisibile.Se vogliamo raggiungere gli assassini di Carmela Melania Rea,dobbiamo proiettarci oltre,violare i confini naturali,i segni della scenografia reale,imparare a vedere le sagome "dietro" la loro natura fisica.Il rischio è che tanto più cerchiamo di afferrarne la logica ossessiva,tanto pià rischiamo noi stessi di "impazzire",cadere nel vuoto,perchè forse non esiste alcuna logica desumibile,ma soltanto quella schizoide,nevrotica,disorientante del Male,in senso assoluto.  
Il dossier da cui si origina la denuncia del magistrato sostituto procurato dr.Paolo Ferraro,è incentrato nel compound militare della Cecchignola a Roma.Un compound dove vivono a stretto contatto prostitute e ufficiali dell'esercito italiano.Una coincidenza oppure cosa?
In uno di questi appartamenti,avvengono incontri orgiastici,tra donne e militari.Il dossier ve ne attribuisce una paternità esoterica,ipnotica,determinata nello stato di estasi di alcune protagonista,agli effetti della ketamina,...

una sostanza anestetica dissociativa,che se utilizzata in dosi subanestetiche,diventa un potente allucinogeno psichedelico.Si distingue per la sua breve durata,gli effetti non durano oltre 40/50 minuti.

Il magistrato Paolo Ferraro riesce a registrare gli eventi,una colonna sonora dell'Inferno,quasi l'ingresso in un'altra realtà,caratterizzato da rapidi movimenti attraverso tunnels,il cosiddeto effetto tunnel,tipico della reazione nella assunzione di ketamina,una sostanza anestetica dissociativa,che se utilizzata in dosi subanestetiche,diventa un potente allucinogeno psichedelico.Si distingue per la sua breve durata,gli effetti non durano oltre 40/50 minuti.
Il magistrato Paolo Ferraro riesce a registrare gli eventi all'interno di una di queste abitazioni nel compound della Cecchignola,una colonna sonora dell'Inferno,quasi l'ingresso in un'altra realtà,caratterizzato da rapidi movimenti attraverso tunnels,il cosiddetto effetto tunnel,tipico della reazione nella assunzione di ketamina.
L'indagine del magistrato Paolo Ferraro ci conduce oltre quella porta,abbandoniamo lo stato ordinario di coscienza,per trovarne un altro,forse diversi contemporaneamente,dove protagonisti anonimi,si muovono in un alveare ben programamto,studiato.Quella struttura "parallela" come la chiama il magistrato,ossessiva,prodotto di una alterazione psichica indotta dal consumo della ketanina,allucinogeno che cancella la memoria,conduce ad esperienza estrema,come la NDEs,near death esperiences.
Ma è certo che non siamo difronte ad un fenomeno paranormale,perchè il compound esiste,la scena descritta è fisica,il luogo dove avviene la seduta orgiastica è di sua personale conoscenza.Qualcuno a sua insaputa si introduce in quella abitazione,quasi ne disponesse in assoluta libertà,probabilmente ne detiene anche le chiavi.
La ketamina è conosciuta anche come L.A. coke, Kit Kat,Purple,Psychedelic eroin.Il mix esplosivo della riunione esoterica orgiastica è un connubio di sostanze chimiche e psichiche,di volontà e logica determinazione.La struttura parallela corre su questo confine,si nutre di adepti,come in un alverare,dove tutto è organizzato secondo una logica predisposta.
La manipolazione mentale nei gruppi satanici è utilizzata per rinforzare l'appartenenza al gruppo e per mantenere il consenso e frequentemente si avvale di droghe e di tecniche ipnotiche,ma quasi sempre è l'attività satanista che persuade l'adepto a rimanere all'interno della setta.
Lo stesso Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche di ROMA,sezione di Fonica e Audiovideo,nella sua refertazione delle indagini tecniche effettuate sui files audio del magistrato,in un certo senso conferma quanto da Paolo Ferraro sostenuto,ovvero: "... l'interpretazione soggettiva non può certamente essere considerata a tutti gli effetti specchio fedele della conversazione di interesse intercettata."
C'è qualcosa che va oltre,la logica comprensibile di una verifica effettuata con strumentazione fonica,c'è qualcosa che trascende la logica umana,esattamente come nel delirio di un omicidio.Ma in questa unica solta irrealtà,noi afferriamo i confini di un mondo sovrastrutturale,capace di interagire con la dinamica della realtà,interrompendola anche con un comportamento efferato,un omicidio.
Il viaggio delle indagini del sostituto procuratore Paolo Ferraro,scendono in questo Inferno,nella assurda dimensione dove in apparenza nulla è logico,empirico,comprensibile alla natura umana,ma proprio per questo scenario deducibile nel quadro indiziario di una inchiesta giudiziaria.Esimersi di entrarci dentro,di scavalcare il confine della realtà,come noi la intendiamo,significa lasciare ai "mostri" di questa setta,libertà di manovra,di intervento sulla vita altrui,potere di agire indisturbati e continuare ad uccidere.
L'indagine personale del magistrato Paolo Ferraro ha il pregio di tranciare la logica investigativa ortodossa,per lanciarsi nella fenomenologia aberrante delle sette sataniche,la loro organizzazione,i motivi che le creano,l'emozione che le produce.
Se non consideriamo come "vere" o "realistiche" la realtà del satanismo,non possiamo abbordarlo,non siamo in grado di conoscerlo e sconfiggerlo.Eppure aleggia intorno all'assassinio di Carmela Melania Rea,in tutta la sua spaventosa predeterminazione.
La manipolazione mentale delle sette sataniche è una strategia di relazione che viene utilizzata per distruggere l'identità di un individuo.Viene utilizzata da una o più persone senza scrupoli nel tentativo di soggiocare altri individui,attraverso una relazione di potere che serve ad annullare e strumentalizzare l'identità della vittima, per i propri scopi.
Una strategia che minaccia l'integrità e l'autonomia dell'individuo perchè incoraggia la dipendenza e riduce questa autonomia.L'identità di ciascuno di noi consiste nelle credenze,nei comportamenti,nelle emozioni e nei processi del pensiero,che caratterizzano il nostro modo di essere.Sotto l'influenza del controllo mentale,l'identità originaria viene rimpiazzata da un'altra identità,che corrisponde ai bisogni e alle necessità della setta.
La morte di Carmela Melania Rea è avvenuta al centro di una Sabba? Possibile,anzi i contorni sono quelli descritti,basta trovare le protagoniste adesso.
continua puntata 2°
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Pubblicato su L'osservatorio d'Italia quotidiano indipendente

 : 31/08/2014 10.12.00


Il Giallo
GIUDICE ADINOLFI, SCOMPARSA: L'APPELLO DEI FAMILIARI
La moglie avrebbe detto che il marito si sarebbe confidato a un vecchio amico di avere acquisito prove e documenti che avrebbero potuto far “crollare” il Tribunale


di Simonetta D' Onofrio

Roma 2 luglio 1994, è la data della sparizione del magistrato Paolo Adinolfi. Da allora nulla si è più saputo sul suo allontanamento, solo supposizioni sul suo caso, nessuna traccia. Venti anni sono trascorsi da quella mattina, quando si recò alla biblioteca del Tribunale Civile di Roma, e in seguito  all’ufficio postale nel quartiere del Villaggio Olimpico, alle porte dello Stadio. Inconfutabile è la figura professionale che ricopriva, un uomo di legge, dedito al suo lavoro presso il Tribunale Civile di Roma, legato alla sezione fallimentare, civile e alla Corte d’Appello.
  
L’appello della famiglia
Nel giorno del ventennale dalla scomparsa, il 2 luglio del 2014, è il figlio Lorenzo, avvocato di professione a ricordare il padre, un’ appello che fa alla società civile, a chi dovrebbe indagare sulla vicenda, a chi nasconde la verità. Chiedono i familiari di avere almeno il corpo per potergli dare giusta sepoltura. La famiglia Adinolfi ha acquistato anche mezza pagina del “Corriere della Sera” per diffondere il messaggio: “Nicoletta, Giovanna e Lorenzo con infinito amore ricordano il rigore, il coraggio, e l’onestà”, “Chi sa, ed ha mantenuto il silenzio fino a oggi, trovi la forza di raccontarci la verità: noi continuiamo ad aspettare, e non smetteremo mai di cercarlo”. 
La storia
Secondo quanto riportato dall’associazione “19  luglio 1992” Adinolfi si sarebbe accorto che qualcuno lo stava seguendo. A dirlo è il magistrato Giacomo De Tommaso al quale gli avrebbe confidato il timore di essere anche spiato. Sempre come riportato dalla redazione del Movimento Toghe Rosse, anche la moglie di Adinolfi, Nicoletta Grimaldi, avrebbe detto che il marito si sarebbe confidato a un vecchio amico di avere acquisito prove e documenti che avrebbero potuto per il loro “scottante” contenuto far “crollare” il Tribunale di Roma.  Rivelazione alquanto plausibile e fondamentale dal punto di vista investigativo visto che Adinolfi avrebbe chiesto un appuntamento per la settimana successiva alla sua scomparsa con il Sostituto Procuratore della Repubblica di Milano Carlo Nocerino; lo stesso Adinolfi avrebbe chiesto al PM di Milano di “poter testimoniare come persona informata sui fatti. 
Poche sono state le figure istituzionali che finora si sono spese nel menzionarlo, con un convegno dedicato alla sua storia o un giorno appositamente indirizzato alla sua storia.   Coloro che in questi anni hanno veramente onorato la memoria del magistrato Adinolfi sono stati gli attori della compagnia teatrale Les Enfants Terribles, che nella loro pièce “Toghe Rosso Sangue” hanno ricordato il magistrato assieme agli altri colleghi scomparsi, come Falcone Borsellino. L’autore del testo, dopo aver ricordato brevemente le ultime ore del giudice prima della scomparsa, ha evidenziato i troppi lati oscuri della vicenda. Il passaggio più significativo del testo narra: “Prima di scomparire mi sono occupato di fallimenti importanti, dopo qualcuno ha detto che di me si sarebbero occupati quelli della Banda della Magliana, o quelli dei servizi segreti deviati, i soliti insomma, quelli che quando c’è un mistero a Roma, li chiamano sempre in ballo, per raccontare di tutto per arrivare a niente”.
In queste poche righe è racchiusa gran parte del mistero sulla scomparsa Adinolfi. Un giudice che ha combattuto contro il “Porto delle nebbie”, come veniva definita all’epoca la sezione fallimentare del Tribunale di Roma. E da queste nebbie è stato avvolto, per non apparire più dopo tutti questi anni.
Nebbie che hanno avvolto anche il ricordo del giudice. L’Associazione Nazionale Magistrati non ha mai voluto ricordare la figura del giudice, quasi a far cadere l’oblio sulla vicenda, e sulle accuse che Adinolfi fece nei confronti di alcuni colleghi, e che pochi giorni dopo la sua scomparsa avrebbe dovuto portare al Procuratore di Milano, Carlo Nocerino, al quale aveva chiesto di poter testimoniare come “persona informata sui fatti”.
Le inchieste che il giudice aveva seguito erano importanti. Dal fallimento della compagnia assicurativa Ambra, un crack da 200 miliardi, alla Casina Valadier, inchiesta che si concluse con l’arresto di Giuseppe Ciarrapico, patron delle acque minerali e della AS Roma, legatissimo ad Andreotti.
Nel libro di Piero Messina “il cuore nero dei servizi”, si parla della morte di Adinolfi, perché aveva scoperto “società fantasma utilizzate per comprare e vendere immobili alle aste giudiziarie e di un controllo a tappeto, da parte di servizi deviati e criminalità organizzata, per accaparrarsi società sul punto di fallire”.
A raccontare questi fatti è stato il faccendiere pentito Elmo, che cercò di coinvolgere il Colonnello del Sismi Mario Ferraro. Il Colonnello non poté però confermare né smentire quanto affermato da Elmo, venne trovato impiccato nel suo bagno. Le perizie indicarono un suicidio. Le parole di Elmo concordano comunque con quanto detto in seguito dal PM Nocerino.
Un altro servitore dello Stato si aggiunge alla lunga lista delle persone che tuttora non hanno avuto giustizia, una situazione che sembra esprimere una maligna e perversa volontà di qualcuno poco propenso a far sapere la verità sulla sorte del magistrato. Come il giudice Ambrosoli, Falcone e Borsellino e tanti altri, tutti di alto spessore che ancora oggi non si sa chiaramente su chi li avrebbe uccisi. Si spera che l’appello dei familiari abbia un seguito.

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COMUNQUE SIETE ORA SUFFICIENTEMENTE MATURI ED INFORMATI PER INIZIARE A LEGGERE ED "ASCOLTARE" IN MODO ATTENTO COMPLETO E CONSAPEVOLE:

IL MEMORIALE DEL 7 MARZO 2011

IL DOCUMENTO SU PISTA FAMILIARE E USO ETERODOSSO DEL DIVORZIO ( e allegati )

LE PROVE AUDIO della CECCHIGNOLA e relative contestualizzazioni

GLI ESPOSTI DENUNCIA MEMORIE AL CSM CHE SMASCHERAVANO GIA’ NEL 2012 LA MANOVRA CRIMINALE SOTTESA E LA IDENTITA' DI QUESTO PERICOLSO APPARATO DEVIATO

LA LETTERA DI NON DIMISSIONI ( l’opposto di ciò che hanno fatto i tanti magistrati martirizzati in silenzio dall’apparato deviato )

ORA POTETE SINO IN FONDO CAPIRE DA SOLI QUALE FOSSE LA POSTA IN GIOCO:

PERCHE’ DOVEVA ESSERE DISTRUTTO IL MAGISTRATO PAOLO FERRARO

PERCHE’ OPERARONO DI CORSA IN CONTRO TEMPO PER TENTARE DI ARGINARE LA INFORMAZIONE E DENUNCIA PUBBLICA CHE AVREI SVILUPPATO E CON QUALE ARCHITETTURA CRIMINALE SI MOSSERO

QUALE DISEGNO E GESTIONE DEL REALE POTERE DOVESSERO DISPERATAMENTE NASCONDERE

SE VI FOSSERO IN GIOCO E QUALI COMPONENTI DEVIATE ( E COME OPERASSERO )


COSA TEMEVANO CHE POTESSE ANCHE EMERGERE

COME ABBIANO OPERATO NEL SILENZIO

COME ABBIANO ATTIVATO LA FINTA CONTROINFORMAZIONE CHE COSTRUIVA IL MITO DI PSEUDO ASSOCIAZIONI CHE COPRIVANO POTERI REALI

E PERCHE’ SOLO PAOLO FERRARO POTEVA ARDIRE E DENUNCIARE RICOSTRUENDO TUTTO E CONTESTUALIZZANDO TUTTO ( SENZA IL TESTIMONE CHE CONTESTUALIZZA LE PROVE OGGETTIVE NON ESISTONO E NON HANNO UN LORO AUTONOMO SENSO COMUNQUE )

COME SIANO ARRIVATI A COMPIERE L’ERRORE MADORNALE DI METTERE IN MANO AL MAGISTRATO PAOLO FERRARO LA PROVA CERTA OBIETTIVA ED INDELEBILE DELLE MANOVRE FATTE E REATI CONNNESSI IN UN CASO EMBLEMATICO

CON QUANTA VOLGARE SICUMERA E VIOLENZA ABBIANO TENTATO DI ARGINARE LA INFORMAZIONE ANCHE A LIVELLO DI CONTROINFORMATORI DI REGIME ATTRAVERSO QUELLO CHE ORMAI IN MOLTI CHIAMANOIL "PROTOCOLLO PETTEGOLO“ ( Derisoriamente)

QUANTA INTELLIGENZA E SENSIBITA’ INTELLETTUALE IMMISERO NEI LORO DUE STUPENDI SCRITTI LUCIANO GAROFOLI ED ENRICA PERRUCCHIETTI QUANDO ANCORA STAVO CENTELLINANDO PROVE ED ANALISI


QUANTO SENSIBILE IMPEGNO SIA STATO MESSO DAI MIGLIORI DI VOI ( per ora ) AVENDO CAPITO BENE E STUDIATO …


PERCHE PAOLO FERRARO ERA ED E’ AMATO E STIMATO DALLA POLIZIA GIUDIZIARIA E DAI MIGLIORI MAGISTRATI NON CRIMINALI E DEVIATI

ORA AVETE INFINE quindi DAVANTI, ED ATTRAVERSO ME E LE VICENDE A ME COLLEGATE, UNO SPACCATO CRIMINALE DI POTERI DEVIATI CHE APRE LE PORTE A TUTTO QUELLO CHE DI CERTO ED INDICIBILE ABBIAMO INDICATO E ANALIZZATO COME DIRETTI TESTIMONI.

UN ORDITO CRIMINALE PLURIENNALE :
IL CASO FERRARO I SILENZI COLPEVOLI O CRIMINALI


UN BEL GUAZZABUGLIO INTERAMENTE DISTRICATO


RITROVANO NOTIZIE PREZIOSE SULLA INDAGINE FIORI NEL FANGO

IL RUOLO CRIMINALE E MALATO GIOCATO DA UNA FETTA DI MAGISTRATI DEVIATI DELLA PROCURA DI ROMA CHE AVEVA TUTTO DA PERDERE SE FOSSE USCITO FUORI QUELLO CHE AVEVANO COMBINATO , A PARTIRE DA PAOLO FERRARO
E qui un ringraziamento non alla rosa ma alla Margherita ...